Due funzioni importanti anche quando riposiamo

La circolazione è importante per diverse ragioni: ci aiuta a eliminare le impurità accumulate durante la giornata ed è fondamentale nel processo di termoregolazione. Durante il sonno riusciamo a mantenere una temperatura stabile anche in condizioni ambientali non ottimali grazie a due processi specifici: vasocostrizione e brividi se sentiamo troppo freddo e vasodilatazione e sudorazione quando la nostra temperatura è troppo alta; entrambi avvengono nella fase Non REM. In questa fase il battito è più tranquillo e molto regolare, a differenza della fase REM in cui l’intensità dell’attività cerebrale, coinvolta in sogni particolarmente intensi, mobilita più sangue e determina una frequenza cardiaca più irregolare. In caso di problemi di circolazione, un materasso realizzato con imbottiture traspiranti,  in grado di svolgere una funzione termoregolatrice, può essere un valido aiuto per trascorrere nottate tranquille e riposanti. Se invece abbiamo a cuore la freschezza della pelle, un supporto fatto con tessuti in maglia naturali può coccolarla durante il sonno.

Così come avviene per la circolazione, la respirazione nel sonno è generalmente più tranquilla nella fase Non REM, perché i muscoli a riposo richiedono meno ossigeno. Al contrario nella fase REM è più irregolare per via dei movimenti oculari rapidi. Il disturbo più comune associato a questa funzione sono le apnee notturne ostruttive: fastidiose per chi dorme accanto alla persona che ne soffre, perché spesso provocano il russamento, dannose per il soggetto stesso, che passa da un sonno profondo a leggero per colpa della respirazione lenta o interrotta e sperimenta quindi una pessima qualità del sonno con conseguente sonnolenza diurna. Mentre dormiamo i muscoli che sorreggono il collo si rilassano, restringendo di fatto le vie di accesso dell’ossigeno ai polmoni; se la quantità di ossigeno nel sangue cala troppo, il cervello inizia a disturbare il sonno mandando degli impulsi nervosi ai muscoli, per far sì che tornino a irrigidirsi e tengano più aperte le vie respiratorie. È importante che l’aria entri dal naso, perché nell’attraversare le narici viene filtrata da eventuali batteri, riscaldata e umidificata in modo da portare più ossigeno al sangue; il sangue, a sua volta, raffredda la temperatura del cervello, che così lavora meglio. Le labbra rimangono chiuse e la lingua poggia sullo spot palatino, un punto del palato che, se stimolato, attiva delle strutture nervose coinvolte in processi psichici e biologici come: regolazione dell’attenzione, ciclo sonno-veglia, apprendimento, percezione del dolore, regolazione dell’umore e insorgere dell’ansia. Chi respira dalla bocca tende spostare la testa in avanti, andando a gravare su collo e bacino, che è sbilanciato all’indietro per mantenere l’equilibrio; questo alla lunga può causare problemi riguardanti cervicale, schiena, anche e ginocchia.
Se non si respira bene è consigliabile dormire su un fianco ed evitare la posizione supina; se si dorme in due si può optare per un materasso in grado di accogliere persone con pesi diversi, minimizzando la percezione dei movimenti dell’altro.

 

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